Menu Chiudi
Turismo

Trentino a settembre: 7 luoghi magici dove l’autunno inizia prima

Quando a fine settembre si superano ancora i 25 °C in pianura, basta salire di quota per trovare 7 luoghi del Trentino dove l’autunno arriva prima: temperature sotto i 10 °C al mattino, boschi già tinti di rosso e sentieri deserti. Ecco dove andare per vivere la magia d’inizio stagione.

Trentino a settembre
Trentino a settembre: 7 luoghi magici dove l’autunno inizia prima

Basta un weekend in quota per ritrovare il contatto con la natura che cambia, i ritmi lenti delle foglie che cadono e l’aria fresca del primo mattino. In Trentino, alcune vallate iniziano a colorarsi già dai primi giorni di settembre, con scenari che sembrano usciti da un quadro impressionista. Per chi cerca silenzio, atmosfera e panorami fuori stagione, è il momento perfetto per partire.

I fotografi lo sanno bene: le prime nebbie sull’acqua, i riflessi dorati sui larici, il cielo terso dopo le prime brinate creano condizioni ideali per scatti unici. Ma anche senza macchina fotografica, certe viste rimangono impresse. Soprattutto se accompagnate da una fetta di strudel caldo e dal rumore di passi ovattati sul muschio.

Esperienza testata con zaino leggero e scarponcini in Val di Rabbi e sull’Alpe Cimbra, in giornate limpide con 6 °C all’alba. Le prime foglie già cadute, i profumi di resina e sottobosco e la luce dorata del tramonto rendono settembre il mese ideale per godersi queste zone prima dell’arrivo della massa.

Dove vedere il foliage in anticipo: 7 luoghi magici

La bellezza dell’autunno in Trentino è che non arriva ovunque nello stesso momento. Alcune zone, grazie all’altitudine o all’esposizione, anticipano i tempi e si accendono già da inizio settembre. Il risultato? Pochi turisti, natura incontaminata, silenzio.

Tra tutti i posti, ci sono almeno sette angoli speciali in cui il cambio di stagione si fa sentire prima che altrove. Non servono escursioni estreme, solo la voglia di rallentare.

1. Val di Rabbi

Una delle prime valli a tingersi d’oro. Qui i larici iniziano presto a cambiare colore, regalando panorami che sembrano dipinti. I sentieri che portano alle cascate di Saènt sono perfetti per respirare l’aria frizzante e vedere i primi tappeti di aghi gialli.

Tra il ponte sospeso e i masi in legno, sembra di essere fuori dal tempo. Ideale per chi vuole immergersi in una cornice silenziosa, lontana dai circuiti più battuti.

2. Altopiano di Piné

A 900 metri, ma con un microclima fresco che anticipa l’autunno. I laghi di Serraia e Piazze riflettono i colori degli alberi che si specchiano nell’acqua calma. Passeggiare qui al mattino presto, quando la nebbia si alza piano, è un piccolo rito.

Ottimo per le famiglie o per chi cerca una fuga semplice, ma poetica. I bar dei paesi offrono dolci locali da gustare in veranda mentre si osserva il paesaggio mutare.

3. Lago di Tovel

Famoso d’estate, ma incredibile a settembre. Meno affollato, più intimo. L’acqua verde smeraldo circondata da boschi che iniziano a tingersi di rame crea contrasti da cartolina.

Il giro completo del lago richiede meno di due ore ed è accessibile a tutti. Un’esperienza da vivere con calma, magari sedendosi su una panchina a osservare il riflesso delle nuvole sull’acqua.

4. Valle dei Mocheni

Un mondo a parte, con i suoi borghi in legno e la lingua antica ancora parlata. Qui l’autunno porta con sé una luce morbida e i boschi si riempiono di colori accesi. Il contrasto tra i tetti scuri e il giallo delle foglie è perfetto per chi ama la fotografia.

Non mancano i mercatini agricoli, con mele, castagne e formaggi di malga. Tutto sembra invitare a restare un po’ di più.

5. Alpe Cimbra

Folgaria e Lavarone regalano panorami aperti, con prati che si alternano a boschi radi. Le prime gelate colorano l’erba di bianco all’alba, mentre i larici iniziano la loro trasformazione. I percorsi per bike diventano perfetti anche a piedi.

Un buon compromesso per chi cerca attività soft: camminate brevi, caffè in baita e viste panoramiche.

6. Val San Nicolò

Nascosta dietro la più famosa Val di Fassa, offre una tranquillità sorprendente. A settembre il traffico turistico cala e la valle si riempie di silenzi. Gli alpeggi sono quasi deserti, ma i colori non mancano: betulle dorate, cieli blu profondo e ruscelli che brillano tra i prati.

Consigliata anche per una semplice merenda tra baite, magari con pane di segale e speck.

7. Monte Baldo (lato Trentino)

Meno noto rispetto al versante veronese, ma con viste mozzafiato sul Lago di Garda. I sentieri sopra Brentonico offrono larici, faggi e viste aperte. I colori iniziano a cambiare già dai primi giorni di settembre.

Perfetto per chi cerca sentieri panoramici senza folla. Il vento leggero e il silenzio creano un’atmosfera unica, quasi surreale.

Cosa portare nello zaino (anche per una sola giornata)

L’autunno in montagna può cambiare volto in poche ore. Anche se si parte per una camminata breve, è bene avere con sé l’essenziale per godersi il paesaggio senza inconvenienti.

Dopo varie uscite a inizio settembre tra le Dolomiti e l’Alpe Cimbra, ecco cosa ha fatto davvero la differenza:

  • K-way leggero ma antivento
  • Maglia termica e pile sottile
  • Thermos con tè caldo
  • Frutta secca e barretta energetica
  • Berretto e occhiali da sole
  • Mappa cartacea o offline (il segnale a volte manca)
  • Sacchetto per i rifiuti

Meglio portare qualcosa in più che rimanere infreddoliti o impreparati.

Periodo ideale e consigli pratici

Vuoi sapere quando partire? Tra il 10 e il 30 settembre sono le settimane più spettacolari. I colori sono già vivi, ma il clima è ancora stabile. Inoltre, i sentieri sono poco frequentati e gli alloggi spesso più economici.

Qualche dritta utile:

  • Prenotare una notte in rifugio o agriturismo: albe e tramonti sono impagabili.
  • Evitare il weekend del 21 settembre: molte sagre richiamano visitatori.
  • Scegliere mete sopra i 900 m per essere sicuri di trovare foliage.
  • Portare con sé binocolo e macchina fotografica: cervi e volpi si vedono più facilmente.

In fondo, non serve molto per sentirsi altrove. Basta uscire dal ritmo quotidiano e immergersi in un Trentino che cambia volto, più intimo, più sincero.